
Mahmood è uno dei cantanti che preferisco. Non capisco granché di musica ma mi piace ascoltarlo mentre guido o mentre studio, mi piace ascoltarlo per la sua musicalità unica e originale, per i suoi testi, per quello che racconta di sé attraverso la sua arte. Sembra che con la musica metta il suo cuore in mano all’ascoltatore, con le sue ferite, con le sue gioie, mostrandosi per quello che è; per quello che ha vissuto.
Mahmood partecipa per due volte a Sanremo ed in entrambe le occasioni ne esce vincitore con due, a mio avviso, capolavori: il primo brano “Soldi” nel 2019 fa parte dell’album Gioventù bruciata e racconta della ferita provocata dall’abbandono del padre in giovanissima età. “Brividi”, invece, come molti altri suoi brani affronta la tematica delle relazioni, tra alti e bassi, tra regali e sbagli. Rimango sempre rapito per la sensibilità nella sua visione della vita e nel parlare dei ricordi della sua adolescenza, del rapporto con la famiglia e gli amici e delle sue esperienze amorose con altri uomini.
Sia nei grandi successi che nelle canzoni poco conosciute traspare l’umanità di questo artista, di cui ricordo il recentissimo “Ghettolimpo”, in cui esplode la domanda di un senso ultimo della vita, un racconto in cui diventa labile il confine tra Ghetto e Olimpo perché non c’è bisogno di figure onnipotenti per fare cose straordinarie.
Purtroppo solo molto di recente ho scoperto quanto sia bello ascoltare gli album dei cantanti per intero, nessuno skip e nessuna eccezione, nessun ascoltare solo le canzoni più famose. Per quanto sembri noioso in realtà ci vuole solo un po’ di disponibilità nel lasciarsi stupire da quel brano che non aspetti e per questo, propongo qui qualche testo di canzoni che invito ad ascoltare o riascoltare:
ZERO
Zero è una canzone che il cantante scrive e produce per una famosa serie Netflix, parlando di relazioni tra le persone, non solo amorose ma anche di amicizia. Per quanto drastica sia l’affermazione sulla condizione umana “in questo mondo siamo/zero zero zero…”, ovvero l’uomo sia davvero un nulla, la riflessione si sposta sulla relazione che si può instaurare tra uno “zero” e un altro. Tu, anche se sei nulla, “per me sei tutto” e che “Nulla è zero se lo paragoni al cielo/Dimmi che anche tu lo sai”.
FA’ PAURA perché è VERO featuring MYSS KETA
In questo featuring con la Queen della scena Lgbt di Milano, Mahmood riesce a “far togliere la maschera” (ma non la “veletta”) a Myss Keta. Ascoltando questa canzone mi sento colpito, come da un affondo di fioretto. Ci sono fatti che non voglio sentire (E allora dici: “No”/Inventi un’altra storia) perché apparentemente mi fanno male o mi fanno paura, alla quale evidenza, però, devo arrendermi perché “Fa paura perché è vero”. Accettare e seguire ciò che è vero nella mia vita è fondamentale; l’alternativa non è felice, come accontentarsi a “sognare cose che non avrai mai, mai, mai” o nascondersi “tra i ricordi/ Ma fanno male pure quelli”.
ICARO è LIBERO
Qui il cantante richiama il mito greco di Icaro, colui che con le ali di cera riesce a volare, fuggire dal Dedalo e spingere sé stesso oltre ogni limite umano. Lui porta sé stesso a livello delle stelle. “Perché il volo è un pensiero che non si può fermare” Qui Mahmood ci fa un invito bello chiaro: che cos’è questo volo di cui parla? Cosa ha spinto Icaro a volare fino alle stelle? Ridurre questo grido di libertà alla produzione di una “statua” o alla stesura di un “Murales” non è abbastanza. Cos’è dunque? “È la sola cosa che però ti può salvare”.
CALIPSO
Calipso è la musa che rapisce per lunghi anni Ulisse nella sua isola; rapire forse è un termine esagerato, Ulisse non si trovava male, probabilmente era anche innamorato di lei, ma qualcosa non tornava. Quando Calipso cercava Ulisse per l’isola, lo trovava in piedi, di fronte al mare, rivolto inconsciamente verso Itaca.
Per quanto fosse “condizionato” dalle circostanze in cui si trovava, c’era una parte di lui che perseverava ricordandogli le sue origini. Ulisse per tutto il suo soggiorno presso la Musa ha avuto Itaca in fondo al suo cuore un desiderio; rivedere la propria patria, sua moglie e suo figlio.
“Corri ragazzo nei vicoli
Cento sirene negli angoli
Nessuno cercherà nel tuo cuor
Calipso
Cerchi per strada miracoli
Gli altri ti dicono: “C’est la vie”
Ora ricordi dov’è il tuo cuore
Ora ricorda dov’è il tuo cuore
Calipso (la, la, la, la, la, la, la)
Calipso, ora ricorda dov’è il tuo cuor
Ora ricorda dov’è il tuo cuor.”
1
ZERO
“Perché per me sei tutto anche se
In questo mondo siamo
Zero, zero, zero, zero
Zero, zero, zero, zero
Zero, zero, zero, zero, eh (…)
3
FA’ PAURA perché è VERO featuring MYSS KETA
Fa paura perché è vero
Dici cazzate, poi te ne vai
Sognando le cose che non avrai mai, mai, mai
Bevi sotto a un cielo nero
Ti nascondi tra i ricordi
Ma fanno male pure quelli
2
ICARO è LIBERO
Perché il volo è un pensiero che non si può fermare
In una statua scolpito né scritto in un murales
E più libero dell’aria può far male
Ma è la sola cosa che
Ma è la sola cosa che
Ma è la sola cosa che però ti può salvare
4
CALIPSO (ft. Sfera Ebbasta e Fabri Fibra)
Calipso
Cerchi per strada miracoli
Gli altri ti dicono: “C’est la vie”
Ora ricordi dov’è il tuo cuore